Contratto di Lavoro in Portogallo: Tutele, Ferie e Stipendio
Conoscere le condizioni contrattuali e i propri diritti come lavoratore in Portogallo è fondamentale per integrarsi nel mondo del lavoro senza sorprese. La legislazione portoghese sul lavoro presenta similitudini con quella italiana (es. esistenza di 13ª e 14ª), ma anche differenze su termini contrattuali, orario di lavoro e regime di feri hrsolution.agworkwide.it. In questa guida delineiamo i principali tipi di contratto (a tempo determinato, indeterminato, ecc.), i periodi di prova, i diritti a ferie, malattia e maternità, il salario minimo legale e il ruolo dei sindacati in Portogallo.
Tipologie di contratti
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Contratto a tempo indeterminato (sem termo): è lo standard, senza data di fine. Spesso i dipendenti vengono stabilizzati dopo un periodo iniziale determinato.
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Contratto a tempo determinato (a termo): molto diffuso per l’inserimento iniziale, può durare fino a 2 anni (rinnovabile generalmente 2 volte, max 3 contratti o 2 anni totaliidealista.pt. Dopodiché il lavoratore deve essere assunto a tempo indeterminato o interrotto.
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Contratto a tempo parziale (part-time): consentito, con diritti proporzionati.
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Contratto a prestazione servizi (recibos verdes): una forma simile alla “partita IVA” italiana: il lavoratore autonomo fattura (emette “recibo verde”). Attenzione che alcune aziende lo usano impropriamente per lavori subordinati, privando di tutele; occorre valutare caso per caso.
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Periodo di prova: per contratti indeterminati in Portogallo è di norma 90 giorni, estendibile a 180 per posizioni di alta responsabilità. Durante questo periodo il recesso è più facile. Nei contratti a termine fino 6 mesi, il periodo di prova è 15 giorni.
Orario di lavoro e straordinari
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Orario settimanale: massimo legale 40 ore (8 al giorno). Molti uffici fanno 9:00-18:00 con 1h pausa pranzo.
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Ferie: minimo *22 giorni lavorativi di ferie retribuite all’annoworkwide.it, di solito da prendere perlopiù nell’anno corrente (non più di 2 settimane consecutive senza accordo). Oltre alle ferie, ci sono circa 13 festività pubbliche annuali in Portogallo.
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Straordinari: vengono pagati con maggiorazioni (es. 25% in più per le prime ore, poi 50%). La legge pone limiti annuali di ore extra. Molte aziende offrono recupero ore come alternativa.
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Permessi: esistono permessi retribuiti per matrimonio (15 giorni), lutto familiare (5 giorni per parenti stretti), donazione sangue, ecc. Per malattia, il sistema prevede indennità pagata dalla sicurezza sociale dal 4º giorno (i primi 3 giorni di malattia sono scoperti).
Stipendio minimo e retribuzioni
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Salario minimo nazionale: È fissato per legge e aggiornato regolarmente. Nel 2025 è intorno a *€820 lordi mensili x 14 mensilitàlisbonamagazine.com (corrispondente a circa €700 netti su 14 mensilità). Molti lavori base pagano questo minimo.
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Mensilità aggiuntive: In Portogallo esistono 14 mensilità: la 13ª (subsidio de Natal) erogata a Natale e la 14ª (subsidio de férias) prima delle ferie estivhrsolution.ag. Di fatto, lo stipendio annuale è diviso in 14 ratei.
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Tasse sul reddito: il datore trattiene imposte e contributi. Le aliquote IRPEF portoghesi sono progressive (più basse che in Italia per redditi medio-bassi). Il contributo previdenziale a carico lavoratore è intorno all’11%.
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TFR/Indennità fine rapporto: non esiste un TFR identico al nostro. Tuttavia, in caso di licenziamento o scadenza contratto a termine, spetta un’indennità di fine contratto calcolata in base agli anni di servizio (ad es., per contratto a termine non rinnovato, ~18 giorni di salario per anno lavorato).
Diritti sindacali e tutela
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Sindacati: esistono vari sindacati per settore (ad es. CGTP, UGT). Il tasso di sindacalizzazione è più basso che in Italia, ma i contratti collettivi (Contratos Colectivos de Trabalho) coprono molti settori e fissano minimi salariali superiori al minimo legale in alcuni casi (es. edilizia, metalmeccanici).
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Licenziamento: il Portogallo ha tutele simili all’Italia contro il licenziamento senza giusta causa. Esiste il concetto di “cessazione del posto” (equivalente giustificato motivo oggettivo) o licenziamento disciplinare. Se ritenuto illegittimo, il lavoratore può chiedere reintegro o indennizzo.
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Disoccupazione (subsídio de desemprego): un lavoratore dipendente matura diritto all’indennità di disoccupazione se ha versato almeno 360 giorni di contributi negli ultimi 2 anni. L’indennità dura in base agli anni lavorati (min 5 mesi, fino a 18 mesi circa) e l’importo è circa il 65% dello stipendio medio.
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Maternità/Paternità: la legge portoghese prevede 120 giorni di congedo maternità retribuito al 100% (o 150 giorni al 80%) e congedi di paternità obbligatori (20 giorni) più facoltativi condivisibili tra i genitori. La tutela del posto di lavoro per maternità è garantita simile all’Italia.
In sintesi, il quadro normativo tutela abbastanza il lavoratore, con ferie dignitose e congedi familiari. Gli stipendi medi sono inferiori, ma il sistema di 14 mensilità e la tassazione moderata fanno sì che il netto sia proporzionalmente non distante dal lordo. Prima di firmare un contratto in Portogallo, leggi bene le clausole e assicurati che vengano rispettati questi standard. Per ulteriori consigli pratici sul lavoro (ad es. come aprire una partita IVA portoghese), vedi l’articolo Lavorare come Freelance in Portogallo.
Link interni:
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Link esterni:
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ACT Portogallo – Codice del Lavoro riassunto (portoghese)
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Kmetro0 – Salario minimo in Portogallo 202 kmetro0.it