PGR? “Quando ci si trova in un buco, è meglio smettere di scavare”.

PGR? "Quando ci si trova in un buco, è meglio smettere di scavare".
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José Sócrates ha dichiarato oggi alla Lusa: “Il signor procuratore ha affermato che ‘dobbiamo dare l’opportunità all’ingegnere Sócrates di provare la sua innocenza’. Ora dice che non ha detto ciò che ha detto: ‘Non ho detto che l’ingegnere José Sócrates doveva dimostrare alcunché’. La prima dichiarazione è irresponsabile; la seconda è disonesta”.

 

Nella sua breve reazione alle spiegazioni odierne del procuratore generale della Repubblica, Sócrates ha anche dato un consiglio ad Amadeu Guerra: “Quando ci si trova in una buca, è meglio smettere di scavare”.

Il procuratore generale della Repubblica ha affermato oggi che le sue dichiarazioni sono state male interpretate, precisando di non aver mai detto che José Sócrates dovesse provare la sua innocenza, ma piuttosto che il processo è il luogo adeguato per la prova d’innocenza.

“Non ho detto che l’ingegnere José Sócrates dovesse dimostrare alcunché, né la sua innocenza, non ho mai affermato ciò, ho detto che ci sarebbe un’opportunità in giudizio per dimostrare l’innocenza. Solo questo. Per dimostrare l’innocenza lo farà, se vuole. Se i fatti che il Ministero Pubblico invoca non si provano, non serve altro”, ha spiegato Amadeu Guerra a proposito delle sue dichiarazioni fatte al giornale Observador una settimana fa.

Il procuratore generale della Repubblica ha parlato oggi ai giornalisti presso il Tribunale di Almada, nel contesto di una visita di lavoro alla Comarca di Lisbona.

José Sócrates ha criticato le dichiarazioni di Amadeu Guerra all’Observador quando ha detto che si dovrebbe “dare opportunità a Sócrates per provare la sua innocenza”, presentando una richiesta di ricusazione del procuratore generale della Repubblica nell’ambito del processo Operazione Marquês, il cui giudizio è iniziato giovedì scorso.

Per l’ex primo ministro, Amadeu Guerra attribuisce l’onere della prova al cittadino, che deve dimostrare la sua innocenza, invece di essere lo Stato a dimostrare la colpevolezza.

Undici anni dopo l’arresto di José Sócrates all’aeroporto di Lisbona, giovedì scorso è iniziato il processo dell’Operazione Marquês, che porta a giudizio l’ex primo ministro e altri 20 imputati, con oltre 650 testimoni.

Sono in questione 117 reati, tra cui corruzione, riciclaggio di denaro e frode fiscale, per i quali saranno giudicati i 21 imputati di questo processo. Per ora, sono state programmate 53 udienze che si estenderanno fino alla fine di quest’anno; in futuro verranno programmate le udienze successive e durante questo processo verranno ascoltati 225 testimoni chiamati dal Ministero Pubblico e circa 20 chiamati dalla difesa di ciascuno dei 21 imputati.

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