I tre uomini e una donna, di età compresa tra i 24 e i 47 anni, sono stati arrestati domenica, nel corso di un’operazione di polizia nelle località di Santo Tirso, Vila Nova de Famalicão e Póvoa de Varzim, che ha coinvolto 48 elementi della direzione Nord della PJ.
Questo pomeriggio, in conferenza stampa, la PJ ha rivelato che il gruppo “agiva in modo concertato”, raccogliendo informazioni privilegiate che permettevano loro di selezionare i bersagli, nonché scegliendo il momento adatto per eseguire i furti, principalmente, all’alba.
Il drone sequestrato come prova durante l’operazione di polizia veniva utilizzato per fare il riconoscimento del luogo, ha dettagliato l’ispettore capo António Pinto, che ha descritto il gruppo come “altamente organizzato”.
Secondo il responsabile dell’indagine, i furti avvenuti tra gennaio e giugno hanno fruttato circa 160 mila euro – 60 mila in contanti e 100 mila in oggetti di valore -, essendo gli anziani, per la loro vulnerabilità, i bersagli preferenziali del gruppo.
Le vittime, di età compresa tra i 60 e i 92 anni, sono state, in diverse occasioni, minacciate con armi da fuoco e aggredite fisicamente come forma di coercizione per indicare i luoghi dove custodivano i soldi e gli oggetti di valore, tanto che alcune di loro hanno avuto necessità di ricevere trattamento ospedaliero “non per la gravità delle loro ferite, ma per la loro vulnerabilità”, ha riferito l’ispettore della PJ.
“La violenza psicologica” esercitata, ha dettagliato l’ispettore con l’indagine, ha portato alcune delle vittime a incontrare difficoltà nel ritornare nelle rispettive abitazioni, optando in alcuni casi per restare presso casa di familiari.
I quattro sospetti, tutti con precedenti penali per crimini contro il patrimonio e due di loro con relazioni familiari tra loro, sono stati oggi presentati a primo interrogatorio, al Tribunale di Istruzione Criminale di Matosinhos, per l’applicazione di misure coercitive.
In discussione ci sono crimini di rapina aggravata, furto qualificato, sequestro, offesa all’integrità fisica qualificata, incendio e detenzione di arma proibita.
In seguito all’operazione di polizia di domenica sono stati sequestrati cinque veicoli, varie armi da fuoco, articoli in oro e oggetti utilizzati per nascondere la loro identità, e circa 20 mila euro in contanti.
La PJ ha ammesso oggi che il numero di furti potrebbe aumentare.
“Crediamo che questi individui possano aver commesso altri crimini che non sono stati ancora indagati dalla PJ”, ha rivelato ancora il responsabile dell’indagine.