Il procedimento è stato avviato alla fine di giugno dell’anno scorso e riguardava “due serie di fonogrammi (3 bobine di nastro magnetico), contenenti la registrazione della sezione del programma ‘Limite’ che ha servito da segnale per l’inizio della Rivoluzione e la registrazione del ‘Primo incontro della canzone portoghese’ al Coliseu dos Recreios il 29 marzo dello stesso anno”.
All’epoca, la MMP ricordava che “la richiesta di apertura del procedimento è stata sollecitata, il 29 novembre 2023, dalla Direzione Regionale di Cultura dell’Alentejo e dal Comune di Grândola”.
Oggi, in un annuncio pubblicato nel Diário da República e datato 30 giugno, il presidente della MMP, Alexandre Pais, rende pubblico che, “basandosi sul parere della Sezione dei Musei, della Conservazione e Restauro e del Patrimonio Culturale Mobile, del 5 maggio 2025, è intenzione” dell’azienda pubblica proporre al ministro della Cultura, Gioventù e Sport, la classificazione come beni mobili di interesse nazionale della cosiddetta ‘Senha della Libertà’.
La prima bobina, di proprietà della Fondazione Mário Soares e Maria Barroso, include la lettura della prima quartina della canzone “Grândola, Vila Morena”, la canzone stessa, effetti sonori ad accompagnare la lettura, di Leite Vasconcelos, delle poesie “Geografia” e “Revoluzione Solare”, di Carlos Albino, includendo anche la canzone “Coro della Primavera”, di José Afonso.
Il secondo insieme – di proprietà della RTP – include due bobine con registrazioni del Primo Incontro della Canzone Portoghese, del 29 marzo 1974, che si è tenuto al Coliseu dos Recreios, a Lisbona.
“I beni proposti sono un insieme di registrazioni originali e portano con sé memorie collettive legate al 25 aprile 1974, rappresentando e testimoniando fatti nazionali rilevanti, costituendo beni culturali mobili integranti del patrimonio fonografico alla luce della Legge di Base sul Patrimonio Culturale”, si legge nel decreto su questo argomento, datato dicembre 2023.
Entrambi gli insiemi sono stati donati da Manuel Tomaz, responsabile delle registrazioni e coautore del programma “Limite”, secondo le informazioni disponibili nel decreto.
“Vogliamo trasformare [questi registri] in patrimonio nazionale, data l’importanza che hanno e perché un giorno rischiavamo di perderli”, ha detto, nel 2023, il presidente del Comune di Grândola, António Figueira Mendes.