Le raccomandazioni al Portogallo sono state oggi divulgate nel contesto del Rapporto Annuale sullo Stato di Diritto 2025, in conformità con gli obblighi assunti nel Piano di Ripresa e Resilienza (PRR) e le raccomandazioni specifiche nel quadro del Semestre Europeo.
Tra le linee guida rivolte a Lisbona, l’esecutivo comunitario sottolinea la necessità di avanzare con misure che garantiscano l’adeguatezza della legislazione processuale penale, permettendo una gestione più efficace dei procedimenti penali complessi e intensificando gli sforzi per migliorare l’efficacia del sistema giudiziario, in particolare dei tribunali amministrativi e fiscali.
La Commissione promuove inoltre l’adozione di regole chiare per la regolamentazione del ‘lobbying’, inclusa la creazione di un registro pubblico completo dei lobbisti, e il completamento delle riforme per rafforzare la trasparenza nel processo legislativo, soprattutto mediante l’applicazione di strumenti di valutazione dell’impatto.
Bruxelles sottolinea che il Portogallo ha già compiuto progressi significativi per migliorare le risorse umane destinate al sistema giudiziario, grazie a nuove assunzioni e modifiche legislative, ma afferma che il termine prematuro della precedente legislatura ha avuto un impatto su alcune riforme, come quelle relative al sistema di assegnazione dei procedimenti, all’efficacia dei procedimenti penali complessi e all’accesso alle decisioni giudiziarie, che non hanno potuto essere completate.
D’altra parte, la Commissione indica che il livello di percezione dell’indipendenza giudiziaria in Portogallo continua a essere medio tra il pubblico generale ed è attualmente basso tra le imprese.
La valutazione evidenzia anche alcuni progressi nei risorse del Meccanismo Nazionale Anticorruzione (MENAC), con il miglioramento della sua struttura e funzionamento, garantendo risorse sufficienti per la prevenzione, l’indagine e l’azione penale contro la corruzione.
Per quanto riguarda il pluralismo dei media e la libertà di stampa, l’esecutivo comunitario evidenzia il rafforzamento del finanziamento del servizio pubblico da parte dello Stato, in particolare il nuovo modello per l’agenzia di stampa Lusa che garantisce l’indipendenza editoriale e l’aumento a 21,5 milioni di euro nel 2025 della partecipazione statale, contro i 18,1 milioni di euro nel 2024.
La presentazione, a ottobre 2024, di un piano d’azione per i media e misure contro la precarietà nel settore dei media, riportando la prevalenza di problemi legati ai bassi salari e all’applicazione del contratto collettivo di lavoro per la stampa.
Le raccomandazioni del Rapporto Annuale sullo Stato di Diritto di 2025 mirano ad aumentare la fiducia nelle istituzioni, promuovere la buona governance e garantire un’amministrazione pubblica più efficiente e trasparente.