L’ex primo ministro, José Sócrates, è arrivato questa mattina al Campus della Giustizia, a Lisbona. “Sembra che oggi il Ministerio Público (MP) parlerà. Forse per la prima volta in 12 anni potrà presentare una prova, anche una sola, di ciò che afferma”, ha dichiarato.
Interrogato sulla tensione tra José Sócrates e la giudice Susana Seca, la quale ha avvisato più volte l’ex primo ministro di moderare il tono di voce durante la sessione di ieri, Sócrates ha dichiarato di “non comprendere”. “Non comprendo che si possa infastidire perché in tribunale mostro tutte le prove della falsità delle affermazioni del MP, perché questo non dovrebbe infastidire il tribunale”, ha detto, aggiungendo: “ho provato che tutte le accuse erano false”.
“Ieri ritengo che abbiamo avuto una sessione molto chiarificatrice”, ha affermato.
La terza sessione del processo Operação Marquês coincide oggi con l’inizio dello sciopero dei magistrati del Ministerio Público.
Undici anni dopo l’arresto di José Sócrates all’aeroporto di Lisbona, giovedì scorso è iniziato il processo dell’Operação Marquês, che porta in tribunale l’ex primo ministro e altri 20 imputati e conta oltre 650 testimoni.
In questione ci sono 117 reati, tra cui corruzione, riciclaggio di denaro e frode fiscale, per i quali saranno giudicati i 21 imputati in questo processo. Al momento, sono pianificate 53 sessioni che si estenderanno fino alla fine di quest’anno, e in futuro verranno fissate le successive; durante questo processo verranno ascoltati 225 testimoni chiamati dal Ministerio Público e circa 20 chiamati dalla difesa di ciascuno degli imputati.
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