Se questo calendario sarà rispettato, secondo il gruppo parlamentare social-democratico, le due proposte del Governo saranno pronte per la votazione finale globale il prossimo 16, ultimo plenum con votazioni prima dell’interruzione estiva dei lavori parlamentari.
Oggi, il PS ha rinviato, in modo potestativo, la votazione in sede legislativa del decreto del Governo che crea la nuova unità di frontiera della PSP. Anche il Bloco de Esquerda ha fatto ricorso allo stesso strumento regolamentare per rinviare la votazione sulla revisione del regime giuridico di ingresso, permanenza, uscita ed espulsione degli stranieri dal territorio nazionale.
Tuttavia, secondo il dirigente del gruppo social-democratico António Rodrigues, da ora in avanti, “nessun gruppo parlamentare potrà più richiedere il rinvio potestativo”, motivo per cui questi due decreti del Governo devono essere votati già questo venerdì pomeriggio.
Dal lato del PS, si ammette che la proposta del Governo che crea l’Unità di Stranieri e Frontiere della PSP possa essere votata in sede specialistica venerdì, poiché è stata approvata la settimana scorsa in generale.
Ma, sottolinea il PS, ciò non è avvenuto con il decreto sulla revisione della legge sugli stranieri, che è passato direttamente alla fase specialistica, senza voto generale.
Il PS esige che, prima di qualsiasi votazione finale globale, il parlamento svolga un insieme di audizioni con enti “direttamente interessati” dalla legge sugli stranieri, avvertendo che alcune di queste entità dovranno emettere pareri con “carattere obbligatorio”, come il Consiglio Superiore della Magistratura, l’Ordine degli Avvocati, il Consiglio Superiore del Ministero Pubblico o il Consiglio Superiore dei Tribunali Amministrativi e Fiscali.
In dichiarazioni all’agenzia Lusa, il deputato social-democratico António Rodrigues ha insistito sul fatto che le audizioni non devono necessariamente svolgersi di persona e ha affermato di aspettarsi che questi pareri scritti “raggiungano l’Assemblea della Repubblica entro venerdì”.
Per il Governo e per i partiti che lo sostengono in parlamento – PSD e CDS -, è essenziale che non ci sia un periodo di attesa prolungato per l’approvazione della nuova legge sugli stranieri, al fine di evitare “l’effetto chiamata”.
Si teme che un rinvio dell’entrata in vigore della nuova legislazione per regolare l’immigrazione possa portare a un sovraccarico dei servizi statali con un elevato afflusso di richieste di cittadinanza avanzate ancora in base alla legge attualmente in vigore.
Dal punto di vista politico, António Rodrigues ha respinto l’idea di un accordo che coinvolga il PSD per l’inclusione di proposte di modifica del Chega riguardo ai decreti sulla nuova unità della PSP o alla revisione della legge sugli stranieri.
“Aspetteremo di vedere le proposte di modifica del Chega per poter prendere una posizione definitiva su di esse”, ha dichiarato.
Tuttavia, dal lato del PS, Livre e Bloco de Esquerda, la convinzione è che ci sia già un accordo politico del PSD e CDS con il Chega per l’approvazione delle nuove leggi – convinzione che dicono derivare da quanto accaduto oggi nella riunione della Commissione Affari Costituzionali.