Arrestato per estorcere false debiti ai commercianti a Madeira (da Lisbona)

Arrestato per estorcere false debiti ai commercianti a Madeira (da Lisbona)
Table of contents

“La Polizia Giudiziaria (PJ) ha eseguito il mandato di arresto fuori flagranza di reato dell’indagato, emesso dal Ministero Pubblico”, si legge nel comunicato disponibile.

 

Le informazioni precisano che l’arresto è avvenuto nell’ambito di un’inchiesta diretta dal DIAP di Madeira, ed è “fortemente indicato per la pratica di reati di truffa qualificata per il modo di vivere”.

Si indica inoltre che la prova raccolta dal marzo 2025 mostra che l’uomo, residente nella zona della Grande Lisbona, “ha contattato telefonicamente diversi individui residenti a Madeira, principalmente proprietari o gestori di attività commerciali attive nel settore della ristorazione e/o dell’ospitalità, presentandosi falsamente come dipendente della Empresa de Eletricidade da Madeira”.

Secondo il comunicato, i contatti telefonici avvenivano “quasi sempre durante l’orario di apertura al pubblico dei suddetti stabilimenti e nell’orario dei pasti”.

L’indagato ha convinto le vittime di avere debiti con il fornitore di energia elettrica di Madeira e che “avrebbero dovuto liquidare prontamente, sotto pena di immediata interruzione”, con importi “che ammontavano a varie migliaia di euro”.

Secondo il Ministero Pubblico, queste persone sono state “indotte dall’indagato a effettuare pagamenti a favore di enti e riferimenti” indicati dall’indagato e gli importi sono stati “accreditati su conti di pagamento detenuti e controllati da quest’ultimo, domiciliati all’estero, come forma di evitare la loro rilevazione e identificazione”.

“Nonostante inizialmente siano state avviate inchieste distinte, è stato tempestivamente rilevato il fenomeno criminale descritto, per cui il DIAP di Funchal ha organizzato un processo unico”, si legge nel documento.

Aggiunge che è stata ottenuta presso istituzioni di credito e di prestazione di servizi di pagamento “la documentazione che ha permesso di identificare l’indagato come beneficiario dei pagamenti indebitamente fatti dalle vittime, oltre a promuovere l’intercettazione del cellulare utilizzato dall’indagato per i contatti con le vittime”.

L’indagato sarà sottoposto a primo interrogatorio giudiziario “per un aggravamento del suo status coercitivo, data la pericolosità di proseguire l’attività criminale”.

Table of contents
Another post from my Blog