Deforestazione. Il Portogallo sottoscrive una lettera a Bruxelles per chiedere semplificazione.

Deforestazione. Il Portogallo sottoscrive una lettera a Bruxelles per chiedere semplificazione.
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L’applicazione del regolamento è sospesa fino a dicembre 2025, su richiesta di paesi terzi che hanno chiesto più tempo per adeguarsi alle norme, sottolineando la possibilità di un’ulteriore estensione del termine.

 

Nella lettera, 18 ministri dell’Agricoltura evidenziano che il regolamento 2023/1115 non tiene conto delle norme di protezione forestale già adottate da ciascun paese né di quelli con rischi trascurabili di deforestazione, imponendo “obblighi burocratici sproporzionati”.

La lettera sottolinea che le regole di contrasto alla deforestazione devono essere incluse nel pacchetto di riduzione della burocrazia e semplificazione adottato dall’esecutivo comunitario.

I governi dei 18 paesi coinvolti ritengono inoltre che debbano essere rimossi i requisiti eccessivi e ridondanti in paesi dove l’attività agricola non riduce significativamente la foresta e in quelli considerati a basso rischio.

Oltre al ministro portoghese, José Manuel Fernandes, la lettera è firmata dai suoi omologhi di Austria, Bulgaria, Croazia, Slovenia, Slovacchia, Estonia, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Svezia.

La legislazione è stata adottata nel 2023, ma un anno dopo è stato approvato il rinvio dell’entrata in vigore, per il prossimo dicembre.

Secondo i dati di Bruxelles, le foreste coprono il 30% della superficie terrestre e l’80% della biodiversità terrestre mondiale si trova nelle foreste.

L’UE ha stabilito regole che mirano a regolamentare l’ingresso nel mercato dell’UE e l’esportazione da parte dell’UE di prodotti che contribuiscono alla deforestazione e al degrado forestale a livello globale.

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