L’elenco dell’agenzia dell’Unione Europea (UE) comprende 761 città, di cui 23 portoghesi, classificate in 10 livelli dalla più pulita alla più inquinata o dai valori più bassi a quelli più alti di “rischio totale di mortalità”.
Il rischio è associato all’esposizione prolungata a particelle fini (PM2,5), biossido di azoto (NO2) e ozono troposferico (O3) negli ultimi due anni.
Le città con l’aria più pulita sono Oulu e Jyvaskyla, entrambe in Finlandia, seguite da Umea (Svezia), Kuopio (Finlandia) e Uppsala (Svezia), al quinto posto.
Faro appare al 28º posto, Viana do Castelo al 53º e Viseu al 58º, tutte con il rischio più basso (fino al 10%), mentre Setúbal (101), Póvoa do Varzim (109), Sintra (128), Coimbra (138), Vila Franca de Xira (140) e Almada (150) sono classificate al secondo livello (dal 10% al 20%).
Al livello 4 (30% al 40%) ci sono Seixal (172), Guimarães (182), Paredes (191), Amadora (193), Aveiro (195), Barreiro (200), Odivelas (241), Braga (257) e Vila Nova de Gaia (266), comparendo al livello successivo (40% al 50%) Gondomar (315), Valongo (327), Matosinhos (345), Lisbona (348) e Porto (372).
Le ultime città della lista sono Vicenza (Italia) alla 760ª posizione e Slavonski Brod (Croazia) alla 761ª, con un rischio stimato dal 90% al 100%.
Il visualizzatore di qualità dell’aria delle città europee, pubblicato dal 2019 e che consente agli utenti di vedere le prestazioni della loro città, è stato aggiornato in termini di metodologia relativa a come vengono calcolate le classifiche.
L’AEA ha aggiornato anche l’Indice europeo di qualità dell’aria, lanciato nel 2017, che “aiuta gli utenti a comprendere meglio l’inquinamento dell’aria locale e il suo impatto sulla salute”.
Il servizio ora include “aggiornamenti orari sui dati relativi alle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici provenienti da oltre 3.500 stazioni di monitoraggio in tutta Europa”.
L’indice è determinato utilizzando una combinazione di dati aggiornati comunicati dai paesi membri dell’AEA e previsioni del livello di qualità dell’aria fornite dal Servizio di Monitoraggio Atmosferico Copernicus (CAMS) dell’UE.