Un uomo di 43 anni è stato indagato dalla Polizia di Sicurezza Pubblica (PSP) lo scorso mercoledì, 2 luglio, per essere “sospettato di simulazione di reato”, a Lisbona.
In un comunicato inviato alle redazioni questo venerdì, il Comando Metropolitano di Lisbona della PSP ha riferito che “l’indagato ha presentato una denuncia presso la stazione di polizia di Alfragide” rispetto a un presunto furto con uso di arma bianca, avvenuto il 30 giugno.
Agli agenti, l’uomo ha raccontato di essere stato avvicinato da tre individui, “il primo ha chiesto una sigaretta e, quando non l’ha ricevuta, il secondo lo ha minacciato con un’arma bianca ordinando di consegnare tutto ciò che aveva, in particolare il suo telefono personale”.
Nella sua deposizione, l’uomo ora indagato ha fornito “descrizioni della costituzione fisica dei sospetti e del loro abbigliamento”.
Nella nota, la PSP ha sottolineato che “i crimini violenti e gravi meritano particolare attenzione e priorità da parte della polizia”, poiché influenzano “direttamente il senso di sicurezza della popolazione”.
In questo contesto, “grazie alla perspicacia e all’esperienza” degli agenti, è stato possibile scoprire una “serie di indizi che hanno concorso a un scenario falsificato, pieno di incongruenze e debolezze fattuali”.
Si è accertato, inoltre, che il falso testimone aveva l’obiettivo di “coprire il fatto di aver perso il proprio telefono, che nel frattempo aveva ritrovato e possedeva”.
Il telefono è stato quindi sequestrato come prova e il sospettato è stato indagato per la simulazione del reato di furto, ha indicato l’autorità.
La PSP ha sottolineato che il Comando Metropolitano di Lisbona della PSP “ha proceduto all’arresto in flagranza di reato e all’indagine di decine di cittadini per la pratica di simulazione di reato nel corrente anno”.
Nella maggior parte dei casi, le simulazioni di reato sono legate a furti di “apparecchiature elettroniche, generalmente telefoni, al fine di attivare successivamente l’assicurazione pertinente, per un indebito risarcimento delle presunte perdite”.
Nella nota, l’autorità ha inoltre sottolineato che, “con questo tipo di azioni”, garantisce il rispetto della Giustizia e “disincentiva la pratica di reati, nonché la denuncia di simulazioni di reato, soprattutto furti, per via della loro inefficacia di fronte all’efficacia della polizia”.
“La PSP continuerà a dare la massima priorità affinché il sistema di giustizia sia rispettato e non sia manipolato a favore di interessi criminali”, ha garantito la forza di sicurezza.