La ministra della Giustizia, Rita Alarcão Júdice, ha dichiarato questa mattina di mercoledì che, nel giorno della fuga di due detenuti dal carcere di Alcoentre, “erano in servizio 17 guardie”, aggiungendo che erano le guardie “programmate secondo i servizi minimi”, dal momento che è in corso uno sciopero.
“In quell’istituto penitenziario, come in altri, ma quello in particolare ha 30 guardie in malattia, dunque il numero presente in quel momento, in quel giorno, in quelle circostanze erano 17”, ha sottolineato la ministra in dichiarazioni ai giornalisti a Leiria, notando che in quella prigione sono detenuti circa 400 prigionieri.
Ha aggiunto: “È un momento e, per questo, adotteremo già una misura di riduzione del tempo di permanenza nel cortile. Da una certa ora, i detenuti stanno all’interno delle loro celle e, pertanto, l’esigenza posta sulle guardie è diversa rispetto a quando sono in attività. Non è sorprendente che ce ne siano meno in quel momento”.
La ministra ha sottolineato che quello che è stato possibile accertare, come già riportato, è che non c’era una guardia nella torre [di guardia], ma che “le torri sono operative e vengono utilizzate”.
“In quel momento non c’era una guardia nella torre, nessuno stava visualizzando il sistema di videosorveglianza CCTV assegnato a quell’ala e, per questo, è stata un’opportunità che purtroppo si è verificata”, ha detto, elogiando anche la prontezza delle forze di sicurezza.
In merito allo sciopero delle guardie carcerarie, Rita Júdice ha affermato che è “un diritto a loro riconosciuto” e che “ci sono servizi minimi decretati e il governo, il ministero della Giustizia, la Direzione Generale sono, fin dall’inizio, in un dialogo stretto con il corpo della guardia carceraria”.
“Vogliamo dotare il corpo della Guardia Carceraria di migliori condizioni di lavoro e, per questo, abbiamo già rivisto le loro carriere, aumentato il reddito, abbiamo anche visto il processo di valutazione equiparandolo alla PSP. Stiamo facendo un lavoro molto vicino e molto intenso per dotare questa forza di maggiore attrattività e vogliamo anche lavorare a livello delle condizioni di sicurezza”, ha affermato.
Si ricorda che, lunedì, due detenuti sono evasi dall’Istituto Penitenziario di Alcoentre, nel comune di Azambuja, nel distretto di Lisbona.
Hélder Angélico, di 37 anni, stava scontando una pena detentiva di quattro anni e nove mesi per rapina. Augusto Dinis, di 44 anni, era stato condannato a una pena di cinque anni e otto mesi per traffico di droga.
La fuga, che sarebbe stata pianificata, è avvenuta dopo cena, verso le 18:20. La notizia dell’evasione dei due detenuti è stata segnalata dal giornale Correio da Manhã, che riferisce che l’incidente è avvenuto “nella stessa zona del carcere dove è avvenuta un’intrusione di un uomo che ha lanciato telefoni cellulari all’interno della prigione”.
Il giorno successivo, i fuggitivi sono stati catturati dalla GNR, segnalando di aver ricevuto una denuncia alle 03:00, il che ha permesso di localizzare e arrestare i due uomini verso le 06:40, nei pressi della località di Espinheira.

Reclusi di Alcoentre sono stati ricatturati 12 ore dopo la fuga
I due uomini che lunedì sono fuggiti dal carcere di Alcoentre sono stati catturati alle 7:40 di martedì, meno di un giorno dopo. Hélder e Augusto sono ora detenuti nel posto della GNR di Aveiras.
Notizie al Minuto con Lusa | 07:53 – 08/07/2025