In un’intervista alla SIC, Ana Paula Martins ha riconosciuto che la Penisola di Setúbal è l'”area più critica” nella risposta di ginecologia e ostetricia e ha annunciato che, a partire dal 1° settembre, l’Ospedale Garcia de Orta sarà aperto 24 ore al giorno.
Questa apertura sarà possibile grazie a una squadra medica che proveniva dal settore privato e che ora entrerà a far parte dell’Ospedale Garcia de Orta, ha dichiarato la governante, ammettendo che ci vorrà, tuttavia, “un po’ di tempo per riuscire a stabilizzare la Penisola di Setúbal” in questa risposta ai servizi sanitari.
“C’è un team di specialisti in ostetricia e ginecologia che si è distaccato dall’ospedale privato in cui lavorava” e che firmerà un contratto con il Servizio Sanitario Nazionale, ha spiegato la ministra.
Secondo quanto riferito, questo gruppo di sei specialisti si unirà al “team che ancora esiste” al Garcia de Orta e potrà contare anche sui medici interni che si stanno formando nell’unità sanitaria.
Nell’intervista, Ana Paula Martins ha inoltre dichiarato che la creazione di urgenze regionali, previste nel Programma di Governo, richiedono decreti propri, che saranno negoziati a settembre con i sindacati, sostenendo che il Governo non può procedere con la misura senza negoziare la nuova organizzazione del lavoro.
In merito al bando di gara per il servizio di trasporto aereo di emergenza, Ana Paula Martins ha ammesso che “non è stato perfetto”, ma ha respinto l’accusa che il Governo abbia “lasciato la questione degli elicotteri per ultima”, affermando che il concorso è stato aperto a novembre.
“Il concorso è stato complesso”, ha sottolineato la ministra della Salute, aggiungendo che l’impresa a cui è stato aggiudicato il servizio fino al 2030 non è riuscita a iniziare l’operazione l’1 luglio con quattro elicotteri, come previsto dal contratto, perché aveva “necessità di avere piloti addestrati”, che “ha iniziato a ingaggiare”.
Ha inoltre riferito che, entro un “mese e mezzo al massimo”, saranno create le condizioni per avviare l’operazione prevista, riconoscendo che è stato chiesto “aiuto” all’Aeronautica Militare per garantire il trasporto medico d’emergenza fino ad allora.