“Gravi fallimenti” nell’azione a Benformoso? MAI interpreta diversamente

"Gravi fallimenti" nell'azione a Benformoso? MAI interpreta diversamente
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Il Ministero dell’Amministrazione Interna (MAI) ha dichiarato oggi che le indicazioni della Provedoria de Justiça riguardo all’operazione di polizia tenutasi a dicembre scorso in via Benformoso, a Lisbona, “non evidenziano critiche o mancanze strutturali” nell’azione della polizia.

“La Provedoria de Justiça svolge la missione che le compete ed è di grande rilevanza. Le indicazioni emesse da questa Istituzione, a seguito della denuncia presentata riguardo all’operazione di polizia realizzata il 19/12/2024 in Rua do Benformoso, a Lisbona, non evidenziano critiche o mancanze strutturali, né di natura sistemica, nell’operato della polizia”, si legge in una nota del ministero guidato da Maria Lúcia Amaral.

La Provedoria de Justiça ha identificato “gravi carenze nella pianificazione” dell’operazione della PSP tenuta in via Benformoso, a Lisbona, poiché non ha trovato giustificazione per le perquisizioni effettuate, ha comunicato l’organismo lunedì.

A seguito di una denuncia ricevuta, la Provedoria de Justiça ha analizzato l’azione della polizia avvenuta in via Benformoso, in cui dozzine di persone erano appoggiate al muro, con le mani in alto, per essere perquisite dagli agenti della PSP. Secondo questa entità, “sono state rilevate gravi carenze nella pianificazione dell’operazione riguardo alla ‘previsione della necessità di effettuare perquisizioni personali e la loro giustificazione'”.

Secondo la nota del MAI, le indicazioni della Provedoria de Justiça “potranno, naturalmente, contribuire al lavoro continuo della Polizia di Sicurezza Pubblica nel perfezionamento delle proprie procedure”.

Sempre secondo la nota, il lavoro della PSP è sviluppato quotidianamente “in un equilibrio, che è esigente, tra la sicurezza, da un lato, e la protezione dei diritti fondamentali, dall’altro”.

Secondo il documento inviato dal vice-procuratore al direttore nazionale della PSP, è stato raccomandato che, in azioni future, la PSP giustifichi – nella pianificazione o durante le azioni – la necessità di ricorrere a perquisizioni personali.

In primo luogo, la Provedoria de Justiça riconosce che l’operazione di polizia ha rispettato i requisiti della Legge sulle Armi, nella misura in cui è stata effettuata la relativa comunicazione al Ministero Pubblico, è stata delimitata un’area geografica e un intervallo temporale.

Tuttavia, “nessuna previsione è stata specificamente fatta da quella forza di sicurezza riguardo all’effettuazione di perquisizioni personali”, il che costituisce una “carenza critica, perché sminuisce le garanzie adeguate contro l’arbitrarietà e l’abuso di potere”.

Le perquisizioni devono, rileva questa entità, essere effettuate in luoghi adeguati e protetti, sempre che possibile, poiché è “dovere degli agenti di polizia che le eseguono garantire il pudore e la dignità personale dei soggetti”. In via Benformoso, “non solo le perquisizioni sono state effettuate in strada, con le persone allineate contro il muro e con le braccia alzate, per un periodo che non è stato possibile determinare […] ma è stata chiamata, dalla PSP, la comunicazione sociale”, avverte la Provedoria.

Oltre alla mancanza di giustificazione, la Provedoria de Justiça sottolinea inoltre che non è stato possibile sapere se i soggetti fossero stati informati dagli agenti della PSP sul motivo per cui venivano identificati e perquisiti. “Non c’è alcun elemento nella documentazione che ci è stata trasmessa”, si legge nel documento.

Per questi motivi, questo organismo ha concluso che l’operazione di polizia non ha avuto, rispetto alla preparazione e alle perquisizioni effettuate, “alcuna ponderazione preliminare sulla legalità delle stesse” e che, non conoscendo quali fossero i motivi per l’effettuazione delle perquisizioni personali, non è in grado di affermare che le stesse fossero giustificate.

Carlos Moedas, dopo l’incontro con il MAI, si è astenuto dal commentare le indicazioni della Provedoria, sottolineando solo che ciò che gli era stato trasmesso “è che i protocolli sono stati rispettati, se non lo sono stati, vedremo attraverso quel rapporto, ovviamente, coloro che hanno tale responsabilità potranno commentare”.

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