La sessione si terrà presso il Tribunale di Aveiro alle 10:00 e segna la conclusione del processo iniziato il 19 maggio, che ha generato notevole attenzione pubblica e mediatica.
Fernando Valente, che ha avuto una relazione amorosa con la vittima da cui è derivata una gravidanza, è accusato dei reati di omicidio qualificato, aborto, profanazione di cadavere, accesso illegittimo e acquisizione di moneta falsa per essere posta in circolazione.
Il processo, svolto con un tribunale di giuria composto da tre giudici e otto giurati, è avvenuto a porte chiuse per decisione del giudice titolare, al fine di proteggere la dignità personale della vittima e degli altri coinvolti, in particolare i suoi figli.
Durante il processo, l’imputato ha negato le accuse, ribadendo la sua innocenza nell’ultima sessione, dopo le argomentazioni finali.
“Non so cosa sia successo a Mónica. Non so assolutamente nulla. Non le ho fatto assolutamente nulla”, ha affermato l’imputato.
Il Pubblico Ministero e l’avvocato dei figli della vittima e del vedovo hanno richiesto la condanna dell’imputato alla pena massima di 25 anni di prigione, mentre l’avvocato difensore ha sostenuto l’assoluzione.
Fernando Valente, agli arresti domiciliari, è stato arrestato dalla Polizia Giudiziaria a novembre 2023, più di un mese dopo la scomparsa della donna di 33 anni, che era incinta di sette mesi.
Il Pubblico Ministero accusa l’imputato di aver ucciso la vittima e il feto che portava in grembo la notte del 3 ottobre 2023, nel suo appartamento a Torreira, per evitare di essere riconosciuto come padre e per beneficiare del suo patrimonio.
L’accusa sostiene inoltre che durante la notte del 4 ottobre e nei giorni successivi, l’imputato si sia disfatto del corpo della vittima, trasportandolo in un luogo segreto, nascondendolo e impedendo che fosse trovato fino ad oggi.