Grávida ha perso il bambino. “Non ci sono segnalazioni di problemi alla Linea SNS 24”

Grávida ha perso il bambino. "Non ci sono segnalazioni di problemi alla Linea SNS 24"
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“Non c’è nessun registro di alcun disguido sulla Linea SNS 24 nei giorni 2 e 3 luglio. Il tempo massimo di attesa per il servizio alle utenti in gravidanza si è collocato, tra le 23:00 del 2 luglio e le 02:00 del 3 luglio, a 73 secondi”, hanno comunicato a Lusa i Servizi Condivisi del Ministero della Salute (SPMS).

 

Giovedì, la RTP ha riportato che una donna incinta di 31 settimane in situazione di rischio ha perso il bambino dopo essere stata indirizzata a un ospedale a più di un’ora di distanza dalla sua zona di residenza.

Secondo l’emittente pubblica, la donna di Barreiro “avrebbe chiamato la linea Salute 24 senza successo”, in un momento in cui tutte le emergenze di ostetricia della sponda sud erano chiuse, venendo successivamente trasportata all’Ospedale di Cascais.

Nella risposta a Lusa, gli SPMS hanno comunicato che, dopo una verifica del sistema della linea SNS 24, risultano due chiamate dal numero di telefono indicato dall’utente, la prima per l’opzione “Linea SNS Grávida” alle 01:20, che è stata terminata dopo 41 secondi di attesa.

La seconda chiamata, nella quale è stata selezionata l’opzione “Problemi Respiratori”, è stata effettuata alle 01:23 e terminata alle 01:28, ha riferito la stessa fonte.

Gli SPMS hanno inoltre affermato che la linea SNS 24 ha successivamente servito l’utente, alle 01:30 di giovedì, attraverso una chiamata trasferita dal Centro di Orientamento dei Pazienti Urgenti (CODU) dell’INEM.

“La linea SNS 24 ha effettuato uno screening conformemente all’algoritmo in vigore, approvato dalla Commissione Nazionale della Salute della Donna, del Bambino e dell’Adolescente, risultando nell’indirizzamento al servizio di emergenza ostetrica”, ha riferito la stessa fonte.

Secondo gli SPMS, conformemente alla matrice di riferimento, il servizio di emergenza ostetrica che copriva la localizzazione dell’utente – comune di Barreiro – al momento del contatto telefonico, era presso l’Unità Locale di Salute Santa Maria.

“L’utente è stata quindi indirizzata all’Ospedale Santa Maria”, ha assicurato.

Dopo ciò, la donna incinta ha ricontattato l’INEM alle 01:47, che ha attivato i mezzi necessari, venendo trasferita a Cascais.

Il Ministero della Salute ha negato oggi che sia stata rifiutata assistenza alla donna incinta, assicurando che l’utente è stata accompagnata da un medico dell’INEM durante il tragitto tra Barreiro e l’Ospedale di Cascais.

“In tutti i momenti è stato garantito l’accesso ai servizi sanitari, concludendo che la risposta fornita all’utente sia dalla Linea gravidanza del SNS, sia dall’INEM è stata congruente con i protocolli di riferimento e di accesso in vigore”, assicura il ministero in un comunicato.

Questo è stato il secondo caso in pochi giorni di una donna incinta che ha perso il bambino, dopo aver cercato una risposta di emergenza.

L’altro caso riguarda una donna che è stata assistita in cinque unità ospedaliere del SNS in 13 giorni, lamentando dolori, con il parto avvenuto presso l’Unità Locale di Salute (ULS) di Santa Maria, a Lisbona, il 22 giugno, dove, “poco tempo dopo, la neonata è morta”.

In un comunicato, la Direzione Esecutiva del Servizio Sanitario Nazionale (DE-SNS) ha spiegato che in tutti gli ospedali in cui è stata osservata, la donna incinta “è stata valutata tempestivamente da professionisti sanitari qualificati, sottoposta agli esami e valutazioni considerate necessarie, ricevendo le indicazioni ritenute adeguate”.

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