La Direttrice dell’Ospedale di Leiria ha spiegato questo venerdì che la donna incinta che ha perso il bambino dopo aver partorito in ambulanza era seguita in questa stessa unità ospedaliera sin dall’inizio e che si trattava di una situazione di gravidanza a rischio.
Catarina Faria sostiene che “tutto è andato come doveva” e che i tempi di risposta sono stati quelli necessari per garantire la sopravvivenza del bambino, sottolineando un'”eccellente coordinamento tra il CODU, INEM e i servizi pre-ospedalieri e ospedalieri”.
Tuttavia, la responsabile afferma che il bambino era estremamente prematuro, con appena 26 settimane, e che, di conseguenza, si tratta di una “situazione fragile”. Catarina Faria ha inoltre considerato che anche in un centro con trattamento differenziato l’esito di questo caso avrebbe potuto essere lo stesso.
La direttrice ha anche spiegato la sequenza degli eventi. Sul posto, la VMER ha effettuato il parto con l’ausilio della SIV (Supporto Immediato di Vita) e dei Vigili del Fuoco di Nazaré. Accortisi che il bambino era prematuro, hanno contattato il CODU per attivare un’ambulanza specializzata di Coimbra, che avrebbe trasportato il neonato fino a quel centro ospedaliero.
Nonostante tutto sia andato come previsto, relativamente alla risposta clinica, secondo Catarina Faria, il bambino non è sopravvissuto.
Giovedì mattina, dopo che la donna incinta di Leiria ha chiamato il 112, i vigili del fuoco di Nazaré sono stati attivati sul posto dove hanno trovato la donna già con emorragia e contrazioni. Il bambino è nato a soli dieci minuti dall’ospedale e alla fine è morto poco dopo, già nell’unità ospedaliera.

Neonato muore dopo l’arrivo all’Ospedale di Leiria. Parto avvenuto in ambulanza
La donna incinta che ha attivato l’INEM a 26 settimane è stata trasportata dai Vigili del Fuoco Volontari di Nazaré fino a Leiria. Durante il tragitto è nato il bambino, ma è morto all’arrivo all’ospedale, che era quello di riferimento.
Notícias ao Minuto | 23:10 – 10/07/2025
La Direttrice dell’Ospedale di Leiria ha criticato il “clamore” attorno a questo caso, argomentando che si tratta di una situazione “frequente” nei servizi di ostetricia di questa unità ospedaliera. In tal senso, chiede anche che la coppia, che è ancora ricoverata, venga protetta e richiede riservatezza per questi genitori.
Per quanto riguarda gli altri casi di morte di neonati, in particolare nella regione di Lisbona, Catarina Faria ribadisce che è importante continuare a contattare il 112 e il SNS24 per ottenere la risposta più adeguata nell’accesso ospedaliero.