Il dibattito riguarda l’annuncio di apertura del movimento dei magistrati del Ministerio Pubblico, pubblicato il 4 giugno nel Diário da República, che include posti destinati ai procuratori da occupare a partire da settembre in vari dipartimenti e tribunali contemporaneamente.
La Procuradoria-Geral da República ha motivato la scelta con la necessità di “ottimizzare le risorse esistenti”, in un “contesto di riconosciuta e notoria carenza di risorse umane”.
La protesta è stata indetta dal Sindicato dos Magistrados do Ministério Público e prevede anche lo svolgimento di scioperi regionali l’11, 14 e 15 luglio, l’ultimo giorno prima delle vacanze giudiziarie estive.
Oggi si discute inoltre presso l’Assembleia da República una proposta di legge del Governo che modifica gli Statuti dei Magistrati Giudiziari e del Ministerio Pubblico per adattare l’esercizio della professione alle nuove regole d’ingresso al Centro de Estudos Judiciários, già in vigore, e consentire il ringiovanimento delle carriere del Supremo Tribunal de Justiça.
La discussione comprende anche un’altra proposta di legge dell’esecutivo affinché la distribuzione dei processi ai giudici torni a essere un atto di segreteria, senza la presenza obbligatoria di un magistrato giudiziario e un altro del Ministerio Pubblico.