Il governo vuole ridurre le mobilità affinché gli insegnanti tornino alle scuole.

Il governo vuole ridurre le mobilità affinché gli insegnanti tornino alle scuole.
Table of contents

In un comunicato, il Ministero dell’Istruzione, della Scienza e dell’Innovazione (MECI) afferma che i criteri di respingimento includeranno la mobilità dei docenti di “gruppi di reclutamento o di aree territoriali con storico di scarsità di insegnanti”.

Saranno inoltre ritirati i secondamenti che possono essere garantiti da docenti della stessa scuola o da tecnici superiori, così come “mobilità verso enti nei casi in cui le funzioni da svolgere dai docenti non hanno impatto diretto sugli apprendimenti curriculari”.

“La mobilità sarà autorizzata solo con la presentazione chiara e oggettiva della funzione da svolgere, la corrispondenza tra il profilo del docente e le funzioni proposte, nonché la garanzia che l’assenza dell’insegnante non comprometta l’attività didattica”, afferma il ministero.

Ogni anno, il MECI autorizza la mobilità temporanea degli insegnanti attraverso il distacco per l’esercizio delle funzioni didattiche in altre scuole pubbliche, o mediante richiesta per l’esercizio di funzioni di natura tecnica o tecnico-pedagogica al di fuori del sistema educativo.

L’anno scorso, l’esecutivo aveva già fissato l’obiettivo di ridurre del 25% il numero delle mobilità statutarie per rispondere al problema della mancanza di insegnanti.

Secondo il MECI, la revisione delle regole per il prossimo anno scolastico è integrata in una seconda fase del piano + Lezioni + Successo, che dovrebbe essere presentata a breve.

“La scarsità di insegnanti in vari gruppi di reclutamento e in diverse aree geografiche del paese, unita alla necessità di garantire che tutti gli studenti abbiano lezioni e che esista un accesso equo a un’istruzione di qualità, giustificano l’adozione di criteri più esigenti e rigorosi nell’analisi annuale delle richieste di mobilità statutaria”, scrive il ministero.

Table of contents
Another post from my Blog