Il PM farà ricorso contro l’assoluzione del sospettato di aver ucciso una donna incinta della Murtosa.

Il PM farà ricorso contro l'assoluzione del sospettato di aver ucciso una donna incinta della Murtosa.
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Contattata dall’agenzia di stampa, una fonte della Procura Generale della Repubblica ha confermato che il PM presenterà ricorso contro la sentenza.

 

Dopo la lettura della sentenza, avvenuta questa mattina presso il Tribunale di Aveiro, l’avvocato che rappresenta i figli minori di Mónica Silva e il vedovo aveva già ammesso che la famiglia della vittima avrebbe dovuto appellarsi alla Corte d’Appello di Porto.

L’imputato, Fernando Valente, è stato assolto dal tribunale del popolo (composto da tre giudici e quattro giurati) da tutti i reati a lui ascritti.

Il sospettato era accusato di omicidio qualificato, aborto, profanazione di cadavere, accesso illecito e acquisizione di moneta falsa da mettere in circolazione, relativamente a un insieme di banconote false appartenenti a vari “set” di magia, trovate nell’appartamento della famiglia di Fernando Valente.

Il tribunale del popolo ha anche respinto le richieste di risarcimento avanzate dai figli minori della vittima e dal vedovo.

Suspeito de matar grávida da Murtosa absolvido de todos os crimes

Sospettato di aver ucciso la donna incinta di Murtosa assolto da tutti i reati

Fernando Valente, sospettato di aver ucciso Mónica Silva, è stato assolto da tutti i reati di cui era accusato, questo martedì, dal Tribunale di Aveiro. La famiglia di Mónica si è mostrata piuttosto agitata all’uscita dall’udienza, e l’avvocato ha affermato che faranno “ricorso alla Corte d’Appello”.

Notícias ao Minuto con Lusa | 11:41 – 08/07/2025

Con questa assoluzione, il tribunale ha dichiarato estinta la misura di coercizione degli arresti domiciliari a cui l’imputato era sottoposto, uscendo dal Palazzo di Giustizia da una porta laterale ed entrando in un veicolo della polizia.

Nella lettura della sentenza, durata oltre un’ora e mezza, il giudice presidente ha affermato che, dalle prove prodotte, non è emerso alcun indizio della morte di Mónica Silva, anche se basato su prove indirette.

Il magistrato ha detto che è stato dimostrato in modo sicuro solo la scomparsa di Mónica Silva la mattina del 3 ottobre 2023, ignorando del tutto cosa sia accaduto dopo la sua uscita di casa.

“Nessuna prova permette di associare l’imputato alla morte di Mónica Silva la notte della scomparsa, non essendo stati raccolti fatti che permettano di andare oltre la previsione di un incontro tra i due”, ha detto il giudice, aggiungendo che i dati di localizzazione cellulari sono inconcludenti.

Il giudice ha inoltre riferito che erano necessarie prove inconfutabili, cosa che non è avvenuta, dati i fatti non provati, in particolare per l’azione dell’imputato nella commissione del reato e per la presunta paternità, riguardo al percorso utilizzato e al luogo della morte, così come per le pulizie approfondite per nascondere qualsiasi traccia.

Quanto ai fatti provati, il magistrato ha indicato che è dimostrato che l’imputato ha avuto rapporti sessuali con la vittima almeno una volta.

Il tribunale ha anche stabilito che Fernando Valente ha acquistato una carta prepagata che ha inserito in un vecchio telefono cellulare, per evitare di essere localizzato, usandola per fissare un incontro con la vittima il 3 ottobre 2023 e che, in quel giorno, il cellulare di Mónica ha attivato un’antenna che copre l’appartamento dell’imputato a Torreira, dove l’accusa sostiene che sia avvenuto il crimine.

È stato inoltre provato che, nei giorni successivi, l’imputato e il padre hanno pulito l’appartamento e le scale, utilizzando un prodotto per la pulizia e disinfezione delle superfici.

Il giudice ha anche affermato che il tribunale del popolo ha giudicato infondate le nullità del mezzo di prova richieste all’inizio del processo.

Grávida da Murtosa:

Grávida da Murtosa: “Voglio sapere dove ha messo mia figlia”

La madre di Mónica Silva, Celeste Barbosa, ha accusato i genitori di Fernando Valente di essere complici del crimine che ha vittimato sua figlia. Il sospettato dell’omicidio conoscerà oggi la sentenza del tribunale.

Notícias ao Minuto | 10:47 – 08/07/2025

Fernando Valente è stato arrestato dalla polizia giudiziaria nel novembre 2023, più di un mese dopo la scomparsa della donna, di 33 anni, che era incinta di sette mesi.

Il PM ha accusato l’imputato di aver ucciso la vittima e il feto che portava in grembo, la sera del 3 ottobre 2023, nel suo appartamento a Torreira, per evitare che gli venga attribuita la paternità e per beneficiare del suo patrimonio.

L’accusa sosteneva inoltre che nella notte del 4 ottobre e nei giorni successivi l’imputato si sarebbe sbarazzato del corpo della vittima, portandolo a destinazione ignota, nascondendolo e impedendo che fosse trovato fino ad oggi.

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