Il Portogallo ribadisce il “grande sostegno” a Kyiv alla Conferenza sulla Ripresa.

Il Portogallo ribadisce il "grande sostegno" a Kyiv alla Conferenza sulla Ripresa.
Table of contents

“Il messaggio che il Portogallo porta è molto semplice: è un messaggio di grande sostegno. Di sostegno alle aspirazioni dell’Ucraina di aderire all’Unione Europea [UE], di sostegno alla pace, di sostegno alla ricostruzione. E il Portogallo farà tutto il possibile per aiutare a raggiungere questi obiettivi”, ha dichiarato a Lusa, a Roma, la segretaria di Stato per gli Affari Europei, Inês Domingos, che rappresenta il Portogallo alla conferenza.

 

Sottolineando “l’importanza di questa conferenza come segnale forte dell’impegno di diversi paesi” a supporto dell’Ucraina, Inês Domingos ha evidenziato che non si tratta solo della futura ricostruzione del paese, devastato da un’aggressione russa che dura ormai da quasi tre anni e mezzo, ma anche degli sforzi per “la pace e la prosperità in Ucraina” come “un elemento di sicurezza per tutta la regione”, nonché del processo di adesione all’UE.

Riguardo al Portogallo, la governante ha affermato che il paese ha “dato un contributo significativo”, ricordando l’accordo di cooperazione firmato tra il primo ministro, Luís Montenegro, e il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la visita di quest’ultimo in Portogallo lo scorso anno, così come la partecipazione “alle iniziative a livello UE in termini di sostegno finanziario, militare e umanitario”.

“Ho anche menzionato in questa conferenza le questioni relative all’istruzione, all’infanzia e alla gioventù”, ha detto.

“Il Portogallo ha naturalmente una grande preoccupazione per la situazione umanitaria in generale”, ma in particolare “per la situazione dei bambini che vivono in questo difficile scenario di guerra”, ha commentato.

“Ho menzionato la partecipazione e l’impegno del Portogallo con la Fondazione Olena Zelenska, in particolare riguardo alle ‘Scuole Supereroi’, in cui il Portogallo si è impegnato a supportare la creazione di due centri educativi negli ospedali, ma anche nel modo in cui il Portogallo accoglie i cittadini ucraini e, in particolare, come i bambini sono integrati nelle scuole in Portogallo”, ha proseguito.

Tra gli esempi dell’impegno del Portogallo in iniziative di sostegno all’Ucraina, ha ricordato la partecipazione nazionale a varie coalizioni internazionali per supportare l’Ucraina, nello sforzo di facilitare il ritorno dei bambini rapiti, l’invio di aiuti tramite il meccanismo di protezione civile invia anche supporto all’Ucraina, così come la partecipazione allo sforzo in corso per la creazione di un tribunale speciale per giudicare il crimine dell’aggressione russa all’Ucraina.

Dopo che il presidente del Consiglio Europeo, António Costa, ha sostenuto oggi alla conferenza di Roma che “la Russia deve essere ritenuta responsabile per la devastazione che ha causato” e “assumersi la responsabilità di ricostruire ciò che ha cercato di distruggere”, Inês Domingos ha affermato che il Portogallo ha sostenuto e continuerà a sostenere tutti gli sforzi in tal senso.

“Le iniziative che conosciamo e che esistono per fare in modo che la Russia sia ritenuta responsabile di ciò che sta facendo, il Portogallo è sempre stato un membro attivo e partecipe di queste iniziative”, ha detto.

Roma ospita tra oggi e venerdì la quarta edizione della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina, copresieduta dalla prima ministra italiana, Giorgia Meloni, e dal Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla quale partecipano oltre 3.500 partecipanti, tra cui diversi capi di Stato e di Governo, decine di delegazioni nazionali e centinaia di rappresentanti di istituzioni finanziarie, aziende, autorità regionali, municipali, società civile e diaspora ucraina.

Nell’intervento di apertura, Zelensky ha sostenuto che “l’escalation di terrore da parte della Russia” dimostra che il Presidente russo, Vladimir Putin, non vuole la pace. Ha quindi chiesto “un’accelerazione” degli aiuti degli alleati di Kyiv e l’applicazione di sanzioni a Mosca.

Da parte sua, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la creazione di un fondo europeo che utilizzerà fondi pubblici per attrarre investimenti privati per la ricostruzione dell’Ucraina, aspettandosi di mobilitare 500 milioni di euro entro il 2026.

All’apertura dei lavori, la prima ministra italiana ha annunciato che le promesse di aiuto per la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbero raggiungere 10 miliardi di euro, riferendosi agli impegni da assumere in questa IV Conferenza sulla Ricostruzione del paese, dopo quelle celebrate a Lugano (Svizzera), pochi mesi dopo l’inizio dell’aggressione, a Londra (2023) e a Berlino (2024).

Table of contents
Another post from my Blog