Il programma Alcateia vuole proteggere habitat e lupi (e ridurre i conflitti)

Il programma Alcateia vuole proteggere habitat e lupi (e ridurre i conflitti)
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Il “Programa Alcateia” si applica principalmente alle aree di presenza del lupo in Portogallo, in particolare la regione settentrionale del continente, ma si estende anche più a sud, fino al distretto di Portalegre.

 

Ha quattro obiettivi strategici: garantire condizioni ecologiche più favorevoli alla conservazione del lupo, migliorare la convivenza con le attività umane, rafforzare il monitoraggio e la conoscenza, e sensibilizzare sulla conservazione.

Il programma è stato presentato oggi presso il Ministero dell’Ambiente dall’Istituto per la Conservazione della Natura e delle Foreste (ICNF) e con esso si intende il recupero e la protezione degli habitat in luoghi dove esistono lupi, ma anche dove questi sono scomparsi negli ultimi anni.

Si intende anche promuovere le prede selvatiche, come il capriolo, e ridurre la mortalità per cause non naturali.

Il programma prevede inoltre la conservazione e il recupero dei corridoi ecologici, rafforzando il collegamento alle aree di lupi di Portogallo e Spagna, e la riduzione del conflitto associato agli attacchi di lupi ad animali come le pecore, migliorando e accelerando il sistema di compensazione dei danni e promuovendo una migliore protezione del bestiame.

Il Governo intende inoltre rafforzare la sensibilizzazione, la vigilanza e la sorveglianza, per “promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione del lupo, nonché prevenire attività illegali”, come la collocazione di trappole a cappio e di esche avvelenate.

Promuovere la valorizzazione culturale ed economica del lupo, affinché la presenza della specie possa riflettersi in benefici per le comunità, è un altro obiettivo, così come migliorare la cooperazione con la Spagna per implementare misure che potenzino la connettività tra le aree di presenza del lupo.

Durante la presentazione del Programma, l’ICNF ha ricordato che il lupo iberico (Canis lupus signatus Cabrera, 1907) è strettamente protetto in Portogallo dal 1988 e ha menzionato la legislazione per la protezione del lupo del 2017, il PACLobo, aggiungendo che nonostante ciò i dati dell’ultimo censimento (2019-2021) hanno mostrato una “tendenza sfavorevole” rispetto al censimento precedente, del 2002/2003.

“L’area di presenza del lupo ha subito una riduzione di circa il 20% negli ultimi 20 anni, passando da circa 20.000 a circa 16.000 chilometri quadrati. Anche il numero di branchi rilevati ha subito una lieve riduzione durante questo periodo, passando da 63 a 58, con tendenze diverse nei quattro nuclei popolazionali esistenti”, ha rilevato l’ICNF.

La diminuzione è legata al degrado e alla frammentazione dell’habitat risultanti dalle alterazioni del paesaggio, ma anche ad altri fattori, tra cui la mortalità per persecuzione umana, essa essendo in molte aree responsabile della scomparsa di specie e addirittura di branchi.

“Secondo i dati del Sistema di Monitoraggio dei Lupi Morti/ICNF, l’investimento è stata la principale causa di morte registrata, subito seguito dal cappio e dal colpo di arma da fuoco, con l’avvelenamento tra le cause di morte rilevate”, ricorda il documento oggi presentato.

Per questo motivo, il Governo sostiene che si debba assicurare il pagamento tempestivo e l’aggiornamento del valore delle indennità per danni attribuiti al lupo.

Oltre a produrre e diffondere Buone Pratiche per i settori Agricolo, Forestale, Venatorio, Turistico/Sportivo, per assicurare la protezione delle aree sensibili dei lupi, si promuoveranno azioni di vigilanza nelle aree sensibili per il lupo, nonché sorveglianza e vigilanza (con il supporto della GNR) per l’individuazione del “bracconaggio”, azioni deliberate e illegali per uccidere lupi.

Sarà anche garantita una linea di supporto finanziario per la manutenzione dei cani da protezione, per l’installazione di recinzioni a protezione del bestiame dagli attacchi dellupo, e sarà assicurato supporto tecnico agli allevatori per le misure di protezione.

Il mese scorso il Consiglio dell’Unione Europea (UE) ha approvato la riduzione dello stato di protezione dei lupi, ma il Portogallo, come il Belgio, la Polonia e la Repubblica Ceca, hanno annunciato che manterranno la specie classificata come strettamente protetta.

Nel processo, avviato dalla Commissione Europea e approvato a maggio dal Parlamento Europeo, la ministra dell’Ambiente, Maria da Graça Carvalho, ha votato a favore della riduzione dello stato di protezione.

La decisione europea è stata molto criticata dalle organizzazioni ambientaliste, che hanno ricordato che tutto è iniziato a settembre del 2023, quando la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sostenuto la riduzione della protezione della specie dopo la morte del suo pony, Dolly, presumibilmente a causa di un attacco di lupo.

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