Il Tribunal della Relação di Guimarães ha respinto il ricorso del Ministero Pubblico (MP) relativo all’assoluzione dell’ex presidente della Câmara di Caminha, Miguel Alves, e dell’imprenditrice Manuela Sousa dal reato di prevaricazione.
Nella sentenza datata giovedì, resa disponibile oggi all’agenzia Lusa, i giudici del Tribunal della Relação di Guimarães hanno negato tutte le istanze del ricorso del MP, mantenendo l’assoluzione dell’ex sindaco del distretto di Viana do Castelo, che nel 2022 si era dimesso dall’incarico di segretario di Stato aggiunto dell’allora primo ministro António Costa dopo aver appreso dell’accusa.
In questo procedimento era accusata anche Manuela Sousa, anch’essa di prevaricazione, un reato che sarebbe stato commesso nella contrattazione di servizi di consulenza per il comune con società di proprietà dell’imprenditrice “senza alcuna procedura di appalto pubblico”, secondo l’accusa del MP.
Il 15 novembre 2024, il Tribunale di Viana do Castelo ha nuovamente assolto Miguel Alves e Manuela Sousa dal reato di prevaricazione, dopo la correzione di un “dettaglio” nella prima decisione emessa a febbraio.
Un ricorso del MP, alla fine di settembre 2024, ha portato il Tribunal della Relação di Guimarães ad annullare la prima sentenza del Tribunale di Viana do Castelo che, il 15 febbraio, aveva assolto l’ex sindaco e l’imprenditrice.
I giudici hanno ordinato alla prima istanza di correggere una nullità e di emettere una nuova decisione.
Il tribunale ha ritenuto non necessario ripetere la produzione delle prove e ha corretto la nullità indicata dalla Relação di Guimarães, dichiarando non provato un punto dell’accusa riguardante gli importi addebitati (3.000 euro + IVA) da una delle società di Manuela Sousa al comune, per servizi di consulenza prestati a luglio 2014.
