Il Comune di Loures ha chiarito il caso della madre che, mercoledì scorso, ha portato il bambino all’asilo e, al ritorno, ha trovato le porte di casa, situata a Quinta do Mocho, chiuse.
In risposta a una richiesta di chiarimenti, il comune ha indicato che la decisione di chiudere le porte è stata basata su “diverse inadempienze”.
La questione riguardava “un debito accumulato di affitti superiore a 6.000 euro” e la situazione in cui questa donna “non fa parte del nucleo familiare autorizzato a risiedere nell’abitazione.”
“Al momento dell’azione è stato identificato sul posto lo stesso locatario, che ha confermato di risiedere attualmente all’estero, il che costituisce un caso di assenza di residenza effettiva e cessione non autorizzata dell’abitazione a terzi”, ha dettagliato il comune.
Nel comunicato è stato aggiunto che “nonostante non sia stata presentata alcuna candidatura nell’ambito del Piano Straordinario di Regolarizzazione delle Occupazioni Senza Titolo di Abitazioni Comunali, il Comune di Loures ha offerto una proposta di accoglienza temporanea in pensione per la madre e la figlia neonato, che è stata rifiutata.”
Al riguardo, l’esecutivo comunale ha chiarito inoltre che sono state fornite “alternative abitative nel mercato delle locazioni, con possibilità di supporto finanziario per il deposito cauzionale e il primo affitto.”
La situazione è stata denunciata a un portale di notizie da una lavoratrice dell’asilo locale frequentato dal bambino di un anno.
Dopo essere tornata a casa e aver trovato la porta chiusa, la donna è tornata nell’istituto “piangendo”, e che l’azione era stata eseguita dal comune.
L’impiegata ha rivelato anche che situazioni di sfratti avvengono “ogni settimana”. “Arrivano, chiudono la porta con gli effetti personali all’interno e le persone non possono fare nulla,” ha aggiunto.
Ha detto inoltre che “dozzine di case” sono “chiuse, dove viene installato un cancello di ferro”, osservando anche che “spesso si tratta di persone con l’affitto in regola.”

Il Comune di Loures nega “sfratti giornalieri” nel quartiere di Quinta do Mocho
Il Comune di Loures assicura che “non ci sono sfratti di massa in corso, né esiste alcun programma di sfratti giornalieri” nel quartiere di edilizia residenziale pubblica di Quinta do Mocho, come denunciato giovedì dal movimento Vida Justa.
Lusa | 14:49 – 20/06/2025
Nel mese scorso, il movimento Vida Justa ha denunciato che era stato emesso un ordine di sfratto per 200 famiglie nel quartiere di edilizia comunale di Quinta do Mocho, indicando che stavano avvenendo “sfratti giornalieri”.
In un comunicato, il Vida Justa ha affermato che “una parte significativa delle persone sfrattate a Quinta do Mocho, o con ordine di sfratto, non si trova nella situazione” di inadempienza.

Vida Justa denuncia ordine di sfratto per 200 famiglie a Quinta do Mocho
Il movimento Vida Justa ha denunciato oggi che è stato emesso un ordine di sfratto per 200 famiglie nel quartiere di edilizia comunale di Quinta do Mocho, nel comune di Loures, dove “stanno avvenendo sfratti giornalieri” dalla scorsa settimana.
Lusa | 17:38 – 19/06/2025
In risposta alla denuncia del Vida Justa, il Comune di Loures ha negato le affermazioni, parlando di “falsità, omissioni e errori” riguardo alle presunte ordinanze di sfratto a Quinta do Mocho. Hanno difeso che, del totale di 615 procedure di sfratto pianificate per tutto il comune, 269 avvengono tra i residenti della Urbanização Terraços da Ponte (precedentemente Quinta do Mocho).
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