Ministro: Aule di Cittadinanza con nuova orientazione, senza tralasciare temi

Ministro: Aule di Cittadinanza con nuova orientazione, senza tralasciare temi
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A partire da settembre, la disciplina di Cittadinanza e Sviluppo si avvarrà di nuovi documenti guida che regolano i contenuti, mantenendo però i temi suddivisi in otto dimensioni obbligatorie.

 

“Sono materie essenziali e non possono dipendere dalla scuola o dal docente”, ha giustificato il ministro dell’Istruzione, Scienza e Innovazione, che ha descritto una disciplina “deregolarizzata” fino ad ora.

Le modifiche alla Cittadinanza e Sviluppo sono state annunciate oggi in conferenza stampa, e una delle principali novità è la revoca dei documenti guida della disciplina, che saranno sostituiti da Apprendimenti Essenziali, in linea con una nuova Strategia Nazionale di Educazione per la Cittadinanza, documenti che saranno sottoposti a consultazione pubblica.

L’obiettivo, ha spiegato Fernando Alexandre, è “garantire che un insieme di temi, considerati essenziali per la formazione degli studenti, siano insegnati in modo strutturato e tale insegnamento sia definito con un modello comune a tutte le scuole”.

In ottobre, il primo ministro, Luís Montenegro, aveva annunciato l’intenzione di rivedere il curriculum della disciplina per “liberarla” dalle “catene ideologiche”, ma rispetto ai temi trattati verrà effettuata una ristrutturazione senza che “nessuno sia abbandonato”, ha spiegato oggi il segretario di Stato Aggiunto e dell’Istruzione.

Fino ad ora, la disciplina contava 17 domini, inclusi alcuni più controversi come l’uguaglianza di genere o la sessualità, ma non tutti erano obbligatori.

Secondo la presentazione fatta da Alexandre Homem Cristo, tutti questi ora passano a essere integrati in otto dimensioni obbligatorie, quattro delle quali in tutti gli anni scolastici (Diritti Umani, Democrazia e Istituzioni Politiche, Sviluppo Sostenibile e Alfabetizzazione Finanziaria ed Imprenditorialità).

Le restanti (Salute, Media, Rischio e Sicurezza Stradale, e Pluralismo e Diversità Culturale) sono di gestione flessibile e devono essere insegnate in almeno un anno di scolarità fino al termine del 1° ciclo, un anno lungo il 2° e 3° ciclo e un anno nel corso delle scuole superiori.

Un’altra novità, che risponde a polemiche intorno alla disciplina negli ultimi anni, è che le famiglie saranno coinvolte nella definizione della strategia di educazione alla cittadinanza della scuola e nella stesura dei piani di classe.

“I genitori non interverranno nel curriculum e negli apprendimenti essenziali”, ha chiarito il ministro, spiegando che i genitori degli studenti avranno voce, soprattutto, nella scelta di enti esterni per partecipare alle lezioni attraverso suggerimenti.

Interrogato sulla partecipazione, il ministro Fernando Alexandre ha spiegato, senza riferirsi a casi concreti, che spesso i genitori erano sorpresi dalla partecipazione di determinate entità in attività nell’ambito di Cittadinanza e Sviluppo, generando “situazioni di allarme”.

“In una disciplina così importante come questa, è necessario porre fine a questo allarme”, ha considerato il governante, sottolineando la necessità di chiarire “le regole per un ente esterno per poter entrare in aula”, che non intende mettere in discussione l’autonomia delle scuole.

Oltre alla Cittadinanza e Sviluppo, il Governo rivedrà anche gli Apprendimenti Essenziali delle restanti discipline in tutti gli anni scolastici, introducendo descrittori di rendimento.

Per ora, è conclusa la revisione dei documenti guida per i 1°, 3°, 5°, 7° e 10° anni scolastici e da settembre 10 scuole attueranno i nuovi documenti curriculari per testare i descrittori.

Entro dicembre, il MECI dovrebbe concludere la revisione degli Apprendimenti Essenziali per gli altri anni scolastici e tra gennaio e aprile i documenti saranno discussi in consultazione pubblica.

Interrogato sull’urgenza di rivedere la disciplina di Cittadinanza e Sviluppo mentre la revisione delle altre discipline è ancora in corso, Fernando Alexandre ha sottolineato che “le altre discipline stanno funzionando normalmente”.

“È importante porre fine a questo brusio intorno a una disciplina così importante”, ha aggiunto, insistendo sulla “destrutturazione” della Cittadinanza e Sviluppo.

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