Nel processo in corso presso il Tribunale Amministrativo e Fiscale (TAF) di Penafiel, scaturito da una denuncia presentata dall’associazione ambientalista Jornada Principal, gli imputati sono il Comune di Valongo, accusato di aver violato il Piano Direttore Comunale nel 2007, permettendo così l’installazione dell’operazione della Retria, anch’essa imputata, a Sobrado per il trattamento di inerti.
Sono inoltre imputati la Recivalongo, per aver avviato dal 2012 la discarica e trattato tutti i tipi di rifiuti, la Commissione di Coordinamento e Sviluppo Regionale del Nord per aver concesso le licenze per l’operazione e l’Agenzia Portoghese per l’Ambiente per non aver accolto gli avvertimenti della popolazione riguardo al “crimine ambientale”, secondo quanto riferito dal processo.
Nella sessione odierna sono stati ascoltati gli ultimi testimoni, specifica la fonte, precisando che sono stati ascoltati quelli indicati dalla Commissione di Coordinamento e Sviluppo Regionale del Nord e dall’Agenzia Portoghese per l’Ambiente, nonché Vítor Sá, all’epoca dei fatti capo della divisione Urbanistica del Comune di Valongo, ha rivelato la fonte.
Il procedimento in questione è stato avviato nel 2020 dall’associazione ambientalista Jornada Principal con l’obiettivo di chiudere la discarica gestita dalla Recivalongo nella frazione di Sobrado.
La discarica a Sobrado è gestita dal 2007 dalla Recivalongo, che ha iniziato ad essere accusata nel 2019 di “crimine ambientale” dalla popolazione, dall’associazione ambientalista Jornada Principal e dal Comune di Valongo dopo che è stato scoperto che possedeva “oltre 420 licenze per trattare tutti i tipi di rifiuti”.