“In modo graduale, per ora abbiamo riaperto l’ambasciata [domenica] e in una seconda fase la sezione consolare sarà riaperta dopo la dovuta valutazione”, ha aggiunto la stessa fonte del Ministero degli Affari Esteri.
Giorni dopo che Israele aveva lanciato un’offensiva militare contro l’Iran, il Governo portoghese ha deciso la chiusura temporanea dell’ambasciata a Teheran e ha avviato il rimpatrio dei portoghesi che si trovavano sul territorio iraniano.
“Ho deciso la chiusura temporanea dell’ambasciata a Teheran a causa della gravità della situazione attuale”, annunciava, il 17 giugno, il ministro di Stato e degli Affari Esteri, Paulo Rangel.
In quell’occasione, diversi paesi dell’UE hanno anche deciso di chiudere temporaneamente le rappresentanze diplomatiche nella capitale iraniana.
La stessa fonte ha detto oggi alla Lusa che l’ambasciata portoghese è stata la prima a riaprire tra le consorelle europee.
Israele ha lanciato una guerra contro l’Iran il 13 giugno con l’obiettivo dichiarato di impedire al paese di acquisire una bomba nucleare, un’intenzione che la Repubblica Islamica nega.
La guerra si è protratta fino al 24 giugno, quando il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un cessate il fuoco.
Durante il conflitto di 12 giorni, Israele ha attaccato installazioni militari, nucleari ed energetiche iraniane, nonché zone residenziali a Teheran. Ha ucciso almeno 30 comandanti militari di alto livello e 11 scienziati nucleari, mentre l’Iran ha risposto con ondate di attacchi missilistici.
