Sindacato accusa la Direzione Generale di “lavarsene le mani” nella fuga di Alcoentre.

Sindacato accusa la Direzione Generale di "lavarsene le mani" nella fuga di Alcoentre.
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La Direzione Generale di Reinserimento e Servizi Penitenziari (DGRSP) ha riconosciuto oggi, in risposta all’agenzia di stampa, che “all’ora in cui si è verificata l’evasione nell’Istituto Penitenziario di Alcoentre, vi era un deficit di agenti del Corpo di Guardie Carcerarie in servizio, a causa dello sciopero delle ore straordinarie che è in corso”.

 

Interpellato, il presidente del SNCGP ha sostenuto che l’organismo sta “cercando di scrollarsi di dosso la responsabilità dell’incompetenza”.

Secondo Frederico Morais, la prigione avrebbe dovuto avere 30 guardie in servizio, quando in realtà ne aveva solo 19, di cui solo tre hanno scioperato, mentre 16 erano al lavoro al momento dell’evasione.

Il dirigente sindacale ha precisato che si tratta di uno sciopero iniziato “circa due mesi fa” che mira al pagamento del lavoro straordinario.

Per il presidente del SNCGP, la fuga di lunedì, avvenuta in una zona che non era sorvegliata e con l’uso di lenzuola, è il risultato di un “problema strutturale” di “mancanza di sicurezza” nell’istituto penitenziario, situato nel comune di Azambuja, distretto di Lisbona.

I due uomini portoghesi, di 37 e 44 anni, sono fuggiti alle 18:20 di lunedì dall’Istituto Penitenziario di Alcoentre e sono stati catturati oggi dalla GNR alle 06:40, vicino a Espinheira, a circa quattro chilometri dalla prigione.

I due detenuti sono condannati per traffico di droga e rapina a pene di cinque anni e otto mesi e quattro anni e nove mesi.

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