Sindicati dei registri si riuniscono con il Governo per negoziare le carriere

Sindicati dei registri si riuniscono con il Governo per negoziare le carriere
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Il processo negoziale era stato avviato all’inizio dell’anno, ma con la caduta del governo e la convocazione delle elezioni legislative per maggio, il calendario negoziale concordato è stato sospeso.

 

Dopo un primo incontro l’11 febbraio, il Ministero della Giustizia ha annunciato di aver raggiunto un accordo con gli otto sindacati rappresentativi del settore su un protocollo negoziale per rivedere lo statuto retributivo e il modello di valutazione della carriera.

Questo martedì siederanno al tavolo delle trattative la ministra della Giustizia, Rita Alarcão Júdice, la segretaria di Stato per l’Amministrazione Pubblica, Marisa Garrido, e i rappresentanti di nove strutture sindacali.

I sindacati presenti alla riunione fissata per le 15:30 presso il Ministero della Giustizia saranno: ASCR – Associazione Sindacale dei Conservatori dei Registri; FNSTFPS – Federazione Nazionale dei Sindacati dei Lavoratori in Funzioni Pubbliche e Sociali; SNR – Sindacato Nazionale dei Registri; SINTAP – Sindacato dei Lavoratori dell’Amministrazione Pubblica e delle Entità a Fini Pubblici; FESAP – Federazione dei Sindacati dell’Amministrazione Pubblica e delle Entità a Fini Pubblici; STFPSN – Sindacato dei Lavoratori in Funzioni Pubbliche e Sociali del Nord; STE – Sindacato dei Tecnici dello Stato; STRN – Sindacato dei Lavoratori dei Registri e del Notariato; PRAS – Professionisti dei Registri e Associazione Sindacale.

Il settore dei registri e notariato è stato al centro dell’attenzione nelle ultime settimane a causa dell’incapacità di rispondere alle richieste di cittadinanza, che il Sindacato dei Lavoratori dei Registri e Notariato (STRN) prevede si aggraveranno con le modifiche alla legge promosse dal governo.

Il sindacato ha stimato in circa 700.000 le richieste pendenti nei servizi dei registri e notariato, ma dati ufficiali divulgati nel fine settimana sul Portale della Giustizia indicano che nel primo semestre c’erano circa 515.000 richieste pendenti nell’Istituto dei Registri e Notariato (IRN).

Il sindacato ha inoltre evidenziato la carenza di 266 conservatori dei registri e di 1.867 ufficiali di registro, avvertendo che i posti vacanti nei recenti concorsi non sono stati coperti a causa della scarsa attrattività delle carriere.

In un comunicato diffuso lunedì, il STRN ha dichiarato che esigerà oggi dal governo l’adozione di “misure urgenti per porre fine al caos attualmente presente nelle Conservatorie e che si aggraverà durante il periodo estivo”.

Secondo il sindacato, queste misure dovrebbero consentire di ridurre “l’enorme pressione e stress cui sono sottoposti” i conservatori e gli ufficiali di Registri, e “fornire servizi essenziali ai cittadini e alle imprese, in tempo utile, evitando situazioni indegne e disumane, come quelle recentemente osservate a proposito della cittadinanza”.

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