Secondo l’indagine sulla consapevolezza e percezione dei cittadini riguardo alla politica regionale dell’Unione Europea (UE), la media nel blocco comunitario per queste due questioni è risultata rispettivamente del 23% e del 49%.
Per quanto riguarda gli investimenti nel settore della difesa, in particolare nell’industria, Italia (12%), Bulgaria (13%), Ungheria (14%) e Slovenia (14%) sono stati i paesi con le percentuali più basse di sostenitori, contrariamente all’Estonia (50%), Finlandia e Lituania (46%) e Danimarca e Svezia (41%). Un altro paese vicino alla Russia, la Lettonia, ha registrato anch’esso una percentuale alta di sostegno (40%).
Secondo lo studio, metà dei portoghesi ritiene che la politica di coesione debba supportare tutte le regioni e non solo le più povere (la media tra i 27 del blocco è stata del 64%), mentre il 78% (la media europea è stata del 79%) crede che la politica regionale abbia avuto un impatto positivo sullo sviluppo delle loro città o regioni.
L’indagine è stata condotta tra il 22 aprile e l’8 maggio, su cittadini europei con età superiore ai 15 anni, coinvolgendo 25.737 interviste, di cui 1.009 in Portogallo.
