Università di Porto e di Coimbra, INEM e Banca del Portogallo: queste tre entità sono state alcune delle sorprese questa mattina di martedì dalla visita degli ispettori della Polizia Giudiziaria.
La presenza dell’autorità era legata a un presunto schema di truffa che coinvolgeva l’uso di fondi comunitari nell’acquisto di sistemi informatici.
Le istituzioni in questione potrebbero essere state vittime di questo schema e sei persone sono già state arrestate.
La mattina è iniziata con perquisizioni a Porto
Le perquisizioni sono iniziate al mattino e si vociferava che fossero dirette all’Università di Porto. Una fonte dell’istituzione educativa ha confermato la situazione, affermando che si trattava di “un processo di cartello nell’acquisto di materiale informatico”, del quale questa istituzione “sarebbe vittima”.
“L’Università di Porto sta collaborando attivamente con il lavoro delle autorità ed è assolutamente impegnata nel chiarimento totale di tutti i fatti relativi a questo processo, ammettendo di costituirsi come parte civile nel processo qualora vengano formulate accuse contro alcuni dei suoi dipendenti”, si riferisce.

PJ effettua perquisizioni all’Università di Porto per sospetti di corruzione
Le perquisizioni si svolgono questa mattina.
Notícias ao Minuto | 09:21 – 08/07/2025
Anche INEM oggetto dell’operazione
Successivamente è seguita l’informazione di perquisizioni nella sede dell’INEM senza che inizialmente si prevedesse che entrambe le perquisizioni fossero correlate, cosa che si è verificata poco dopo.
In un comunicato inviato alla Lusa, l’INEM ha confermato “la presenza della Polizia Giudiziaria presso le installazioni dell’Istituto a Lisbona, nell’ambito di un processo investigativo che coinvolge altre entità”.
“L’INEM sta, naturalmente, collaborando con le autorità, fornendo tutte le informazioni richieste”, conclude.

Polizia Giudiziaria effettua perquisizioni alla sede dell’INEM
La Polizia Giudiziaria sta effettuando, questo martedì, perquisizioni presso l’edificio sede dell’INEM, nell’ambito di un’indagine che sarebbe legata all’acquisto e acquisti effettuati dal Servizio di Emergenza Medica.
Notícias ao Minuto con Lusa | 10:16 – 08/07/2025
Anche un centro di formazione, così come la Banca di Portogallo, sono stati oggetto di questa operazione.
Sei arrestati per “schema criminale”
Secondo la PJ, sei persone sono state arrestate, tra cui un amministratore e tre dipendenti di un’azienda tecnologica, un dipendente di un’azienda concessionaria e un funzionario pubblico.
Gli imputati sono sospettati di aver integrato un “schema criminale, di carattere organizzato e sistemico, per ottenere illegalmente informazioni privilegiate in procedure di appalto pubblico e privato, mediante consegna di vantaggi patrimoniali e non patrimoniali a dipendenti delle entità contraenti”. Sono accusati dei reati di frode nell’ottenimento di sussidi, corruzione attiva e passiva, corruzione attiva e passiva nel settore privato, partecipazione economica in negozio, ricezione indebita di vantaggi, falsificazione di documenti e abuso di potere.

Sei arrestati per corruzione nell’acquisto di sistemi informatici attraverso il PRR
Sei persone sono state arrestate oggi dalla Polizia Giudiziaria (PJ) per sospetto di corruzione e frode nell’acquisizione di sistemi informatici da parte di università e scuole pubbliche finanziate dal Piano di Recupero e Resilienza (PRR), hanno annunciato oggi le autorità.
Inês Banha | 12:28 – 08/07/2025
Sono in discussione assegnazioni di almeno 20 milioni di euro e la PJ ha già sequestrato circa 4,6 milioni di euro.
Nello schema partecipano anche i produttori/importatori dei prodotti e soluzioni informatiche, con un peso significativo sul mercato, aumentando i margini di profitto in tutta la catena di fornitura.
Operazione Nexus ha coinvolto centinaia di perquisizioni e operativi
L’Operazione ‘Nexus’ ha coinvolto 103 perquisizioni domiciliari e non domiciliari, in varie zone del territorio nazionale, in aziende private, così come in persone giuridiche pubbliche, in istituzioni di istruzione secondaria e superiore pubblica, in concessionarie di servizi pubblici, in aziende di capitali esclusivamente pubblici, in unità sanitarie, in una fondazione di utilità pubblica e in un’agenzia di viaggi.
La stessa operazione ha coinvolto circa 300 investigatori criminali delle Direzioni del Nord, del Centro e di Lisbona e Vale do Tejo, Unità Nazionale di Lotta alla Corruzione, Unità Nazionale di Lotta al Cybercrimine, Unità Nazionale Antiterrorismo e Unità Nazionale di Lotta al Traffico di Stupefacenti, Dipartimenti di Investigazione Criminale di Vila Real, Braga, Aveiro e Évora, nonché esperti informatici, esperti finanziari e addetti alla sicurezza delle strutture della Polizia Giudiziaria.
Gli arrestati saranno presentati alle competenti autorità giudiziarie nel Tribunale di Istruzione Penale di Porto, per il primo interrogatorio giudiziario dell’imputato arrestato e l’applicazione delle misure coercitive ritenute adeguate.