Linha SNS, Grávida do MDM chiede “revoca” del pre-triage telefonico.

Linha SNS, Grávida do MDM chiede "revoca" del pre-triage telefonico.
Table of contents

 “Il MDM respinge l’attribuzione di colpe ai professionisti della salute o a una presunta mancanza di organizzazione dei servizi, quando il problema è precisamente l’assenza di condizioni affinché qualsiasi organizzazione possa funzionare”, afferma il movimento in un comunicato.

In particolare, il MDM si riferisce al caso recente di una donna del Barreiro che ha perso il bambino dopo essere stata indirizzata all’ospedale di Cascais, ma sottolinea anche il “grave e continuo degrado” del Servizio Sanitario Nazionale (SNS), in particolare dei servizi di emergenza di ostetricia.

Citando la mancanza di professionisti, il superamento delle ore straordinarie legali, e la mancanza di attrezzature e strutture adeguate, il movimento avverte che “nessun servizio resiste a questo scenario di disinvestmento e usura” e attribuisce responsabilità al governo, che accusa di trascurare i diritti delle donne incinte di accedere alla salute.

Per questo, difendono un insieme di misure, a cominciare dall'”immediata revoca” della pre-triage telefonica obbligatoria, attraverso la linea SNS Grávida, che dicono avere lacune e ritardare l’accesso a cure urgenti e indispensabili.

Il movimento difende anche il rafforzamento delle risorse umane e materiali nelle maternità e nei reparti di nascita, la valorizzazione delle carriere e dei salari dei professionisti, l’aumento del numero di posti disponibili e processi di assunzione più rapidi nelle specialità di ginecologia/ostetricia, anestesia, psicologia e pediatria, così come l’espansione della copertura neonatologica a più regioni del paese.

“Chiediamo che l’SNS abbia i mezzi necessari per garantire la sicurezza delle donne ed evitare esiti tragici che sono, in molti casi, evitabili”, sottolinea il comunicato.

A proposito del caso della donna incinta del Barreiro che ha perso il bambino dopo essere stata indirizzata all’ospedale di Cascais, la ministra della Salute ha assicurato, venerdì, che “non c’è stata una deficienza” nel servizio.

“Non c’è stata una deficienza né nel servizio, né nella classificazione, né nell’inoltro e né nell’arrivo al luogo, che era, di fatto, l’ospedale che aveva, in quel momento, le condizioni di assistenza perinatale differenziate, ovvero, neonatologia”, ha affermato Ana Paula Martins.

Table of contents
Another post from my Blog