Operazione Nexus. Nuovo sospettato arrestato dalla PJ all’aeroporto di Lisbona.

Operazione Nexus. Nuovo sospettato arrestato dalla PJ all'aeroporto di Lisbona.
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Un altro sospetto di corruzione e frode nell’acquisizione di sistemi informatici da parte di università e scuole pubbliche, finanziata dal Piano di Recupero e Resilienza (PRR), è stato arrestato all’Aeroporto Humberto Delgado, a Lisbona, sabato scorso.

 

La Polizia Giudiziaria (PJ) ha comunicato che “l’arresto è avvenuto all’arrivo del sospettato in Portogallo”, in un comunicato inviato alle redazioni.

L’individuo sarà ora presentato alle autorità giudiziarie presso il Tribunale di Istruzione Criminale di Porto per il primo interrogatorio giudiziario e l’applicazione delle misure coercitive, lunedì.

Due dei sei sospetti precedentemente arrestati nell’‘Operazione Nexus’ sono rimasti in custodia cautelare, ha indicato una fonte giudiziaria a Lusa, venerdì.

Altri tre imputati sono stati sospesi dall’esercizio delle loro funzioni e vietati di contattarsi tra loro e un altro è rimasto in libertà dopo aver pagato una cauzione.

Questi imputati sono stati arrestati mercoledì dalla PJ e nello stesso giorno sono stati presentati al Tribunale di Istruzione Criminale di Porto, ma nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Tra i precedentemente arrestati, quattro sono dipendenti di un’azienda tecnologica di Maia, uno è dipendente di un’azienda concessionaria e uno è dipendente pubblico.

Gli imputati sono indiziati di crimini di frode nell’ottenimento di sovvenzioni, corruzione attiva e passiva, corruzione attiva e passiva nel settore privato, partecipazione economica in affari, percezione indebita di vantaggi, falsificazione di documenti e abuso di potere.

Secondo la PJ, sono sospettati di aver preso parte a un “schema criminale, di carattere organizzato e sistemico, per ottenere illegalmente informazioni privilegiate in procedure di appalto pubblico e privato, mediante la concessione di vantaggi patrimoniali e non patrimoniali ai dipendenti delle entità appaltanti”, sovvertendo le regole del mercato e la buona amministrazione dei fondi.

“Nel sistema parteciperebbero anche i produttori/importatori dei prodotti e delle soluzioni informatiche, con un peso significativo sul mercato, aumentando i margini di profitto in tutta la catena di fornitura“, ha aggiunto la forza di polizia.

Preventiva per 2 sospetti di frode nell'acquisto di sistemi informatici

Preventiva per 2 sospetti di frode nell’acquisto di sistemi informatici

Due dei sei sospetti di corruzione e frode nell’acquisizione di sistemi informatici da parte di università e scuole pubbliche, finanziata dal Piano di Recupero e Resilienza (PRR), sono stati oggi posti in custodia cautelare, ha comunicato una fonte giudiziaria a Lusa.

Lusa | 17:18 – 11/07/2025

Al centro delle indagini ci sono aggiudicazioni di almeno 20 milioni di euro, e sono stati confiscati, tramite l’Ufficio di Recupero dei Beni – Nord della PJ, 4,6 milioni per garantire la copertura dei danni stimati.

La Procura Europea ha rivelato che l’indagine è legata a “progetti destinati all’acquisizione di sistemi informatici da parte di un’università e scuole superiori pubbliche, in progetti finanziati dal PRR”.

Il processo è stato aperto dopo la segnalazione alle autorità di “gravi irregolarità in procedure di appalto pubblico di materiale informatico e di cibersicurezza, da parte di un istituto di istruzione superiore pubblico del Nord, nell’ambito di progetti finanziati dal PRR”, ha riferito la PJ.

La forza di polizia non ha specificato quale sia l’istituzione coinvolta, ma in un comunicato inviato a Lusa, l’Università di Porto ha confermato di essere stata oggetto di perquisizioni in un processo di cartellizzazione per l’acquisto di materiale informatico, di cui “sarebbe vittima”.

Secondo la Procura Europea, i contratti sotto sospetto hanno come aggiudicatari “un gruppo aziendale nazionale, e aziende con esso correlate, che si dedica all’importazione, esportazione, promozione e commercializzazione di ‘hardware’ [componenti] e ‘software’ [programmi] informatici”.

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